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I salumi calabresi

I salumi calabresi sono tra i più rinomati al mondo.

La tradizione li vuole estremamente piccanti per via dell’utilizzo del peperoncino di Calabria.

La Calabria e l’amore per il piccante ha generato salumi di straordinaria bontà. Insieme alle ottime carni suine, il peperoncino calabrese è il protagonista, ha un grado di piccantezza che esalta i sapori non coprendoli. Da questo abbinamento, aromatizzata con abbondante peperoncino nasce la ‘Nduja, realizzata con le carni più delicate del suino calabrese.

Anche la salsiccia, benché ottima anche con peperoncino dolce da noi calabresi ci viene richiesta quasi esclusivamente piccante, garantiamo l’eccellenza calabra anche senza piccante.

La realizzazione tradizionale dei salumi calabresi

Nel realizzare i salumi in Calabria, ogni prodotto ha parti ben definite del maiale, la composizione quindi è caratterizzata dall’utilizzo delle carni, dalla proporzione tra grassi ed aromi, il microclima, e mettiamola tutta anche la stagionatura naturale, se è appeso al soffitto è meglio, queste accortezze fanno la differenza.

Come vuole la tradizione i salumi calabresi si conservano in ambienti freschi e asciutti, spesso soggetti ad affumicatura naturale.

una serie di salumi calabresi

L’agroalimentare tutta in Calabria è carica di tradizioni che risalgono addirittura ai Greci, ai Romani, agli Arabi, ai Normanni, agli Spagnoli e ai Francesi, diversità che ha arricchito ogni prodotto, compresi i salumi calabresi.

La Aical ha scelto per Voi una serie di salumi calabresi artigianali, un assaggio di soli 3 kg da abbinare con del vino rosso, formaggi e pane nero integrale di Calabria. i salumi si possono ordinare alla pagina:

Salumi di Calabria

 

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Il vitigno Greco di Bianco è probabilmente il più antico al mondo.

Il vitigno Greco di Bianco è probabilmente il più antico al mondo.

Il Greco di Bianco è un vino da dessert di abbondante e consistente produttività, ottenuto con uve appassite su graticci al sole.

 

La vite in Calabria ancor prima della Grecia, e dei Fenici. Considerata la bontà del territorio, durante il periodo detto Magna Grecia, sono stati i greci ad impiantare il vitigno che oggi è individuato in Greco di Bianco. Impiantarono i greci nella Locride, territorio di estremo lembo della Calabria jonica, vitigni pregiati e li coltivarono ottenendo ottimo prodotti da commercializzare con altri popoli.

Il vino Greco di Bianco, dal vitigno più antico al mondo.

I primi coloni greci che giunsero sulle coste dell’odierna Calabria chiamarono queste terre Enotria, “terra degli uomini del vino“.  In prossimità della antica città magno greca di Locri, negli odierni comuni di Bianco e Casignana, impiantarono il primo tralcio del vitigno Greco di Bianco, 2700 anni orsono.

Ancora oggi la bontà del vino calabrese è nota nel mondo, nel XVI e XVII secolo i vini della Calabria erano così famosi che gli esportatori siciliani, per vendere i loro vini, che per quanto pregiati erano meno noti, li dovevano spacciare per calabresi; da qui deriva la denominazione di “calabrese” di uno dei più pregiati vitigni siciliani, il Nero d’Avola

 

Vino DOC Greco di Bianco